Comunità

Prevenire e contrastare fenomeni di povertà educativa che riguardano la comunità intera all’interno di un quartiere o parte di esso, soprattutto nelle grandi città. E’ questo l’obiettivo su cui insistono i nostri progetti di comunità realizzati in collaborazione con la Caritas Diocesi di Modena – Nonantola, che nascono dall’ascolto dei bisogni per cercare di coinvolgere i cittadini in un cambiamento attivo della situazione, rendendoli protagonisti. 

Sono progetti molto complessi perché richiedono capacità di formare reti, di coordinarle, coinvolgerle e farle dialogare. Spesso è un lavoro delicato e nascosto, che deve essere poi capace di dare gambe ai progetti per poi lasciarli correre da soli.

IL PARCO DEI SI PUO’

Nel 2023 la fondazione di Modena decise di pubblicare un bando dedicato alla riqualificazione di aree verdi urbane. 

Il comune di Castelnuovo Rangone partecipò creando un gruppo di lavoro per la scrittura del progetto, con una vera e propria co-programmazione seguita poi da una co-progettazione. Il bando fu vinto con l’idea di dare una prima vita ad un’area verde che non aveva mai avuto una destinazione e che da anni era abbandonata. 

Così nasce l’idea del Parco dei Si Può, un luogo dove sperimentare un progetto con la comunità al centro. 

Il partenariato è ampio e raggruppa: il Comune con almeno tre assessorati (lavori pubblici, scuola e welfare), l’Istituto Comprensivo Giacomo Leopardi, gli Ecovolontari, l’Ente museale del comune di Modena che gestisce il Museo Terramare di Montale Rangone, Agisca che è l’associazione che raggruppa tutte le attività sportive del comune e Aut Aut associazione di famiglie con figli con Sindrome da Spettro Autistico.

Il Parco dei Si Può ha l’obiettivo di restituire senso a questo luogo, attraverso il lavoro di soggetti fragili dando quindi un doppio valore sociale. Qui nasceranno tante nuove esperienze con l’obiettivo che parte del progetto, in futuro, possa essere finanziato dai proventi dell’area del parco attrezzata per la sosta dei camper.

LUOGHI COMUNI

A Modena, in via Agnini 23, da ormai 10 anni esiste un luogo che ha del magico. 

Nel 2016 la nostra cooperativa decise di prendere in affitto dei locali di proprietà del comune, abbandonati da 7 anni e lasciati in situazione di forte degrado per restituirli al territorio come Progetto Ain Karem, uno spazio educativo per l’infanzia. 

Ad oggi la struttura resta vuota dalle 16 in poi, nei fine settimana e durante parte dell’estate. Per questo si è pensato di ridare un senso collettivo a questo luogo, facendolo diventare punto di incontro, di scambio, di servizio, di risposta ai bisogni anche inespressi. Vorremmo adattare gli spazi esterni ad accogliere diversi tipi di utenze attraverso la costruzione di orti sociali da affidare a soggetti fragili della comunità, creare un’area parco, dove le famiglie con bambini si possano incontrare e conoscere, creare uno spazio coperto esterno per rendere utilizzabile l’area cortiliva anche in caso di maltempo o sole e caldo, fare alcune opere interne per rendere gli spazi più accoglienti. 

L’obiettivo generale del progetto è quello di partecipare alla costruzione di un nuovo Welfare che potremmo chiamare integrato, che riesca a coinvolgere tutti gli attori del territorio: amministrazioni pubbliche, associazionismo, terzo settore, imprese profit del territorio e utenti, nella co-programmazione e co-progettazione di azioni di prossimità che servano anche a rilanciare l’impegno sociale e la cittadinanza attiva.

COMUNI-CARE

Oggi i ragazzi compresi tra i 12 e i 20 anni hanno il più potente arsenale comunicativo di sempre, ma, nonostante questo, accade sempre più spesso di vederli chiudersi in se stessi o agire in modi incomprensibili che come adulti fatichiamo a identificare come comunicazione. Il non comprendersi anche tra generazioni molto vicine e la mancanza di aspetti che siano concreti da comunicare può portare a pensare che i giovani d’oggi siano senza valori. Ma non è così: ce lo dicono le ricerche sociologiche che dichiarano che le parole chiave su cui ruotano le vite dei ragazzi sono cambiate, ma ci sono.

L’obiettivo di questo progetto è mettere a disposizione dei giovani luoghi, contesti, strumenti, relazioni per trovare il proprio modo di comunicare senza psicoanalisi o forzature, perché possano esprimere ciò che sentono e ritrovare quello che nel tempo si è più perduto: la capacità di raccontare bisogni e domande collettive, che ci facciano uscire dall’IO per tornare al NOI.

La città, gli adulti hanno il dovere di ascoltare e i più attenti ai giovani, potranno fare da megafono al loro messaggio rendendolo udibile da tutta la città che, volendo, potrà cogliere l’occasione di mettersi in dialogo.

Il progetto si articola in più fasi: formare, attendere, ascoltare, attivare. La barra della nave sarà per lo più in mano ai ragazzi e gli educatori saranno degli strumenti attraverso i quali le azioni prenderanno vita.

Con l’avvento del digitale, molte delle pratiche burocratiche che prima si svolgevano presso uno sportello fisico oggi si realizzano attraverso piattaforme web. Questo ha messo in difficoltà molte persone, in particolare i genitori che sempre più spesso devono accedere a questi servizi per l’iscrizione a scuola e ai vari servizi pubblici dei propri figli.

La Porta Bella ha voluto dare il suo contributo alla comunità modenese aprendo presso due dei suoi centri “lo Sportello del Cittadino”, un servizio gratuito di sportello aperto al pubblico.

Questo servizio offre la possibilità di avere assistenza per una vasta gamma di pratiche, tra cui:

  • Richiesta di bonus (libri, sport, ecc.)
  • Iscrizioni scolastiche (asilo nido, scuola dell’infanzia, scuola primaria e secondaria)
  • Iscrizione mense scolastiche
  • Compilazione del curriculum vitae

SPORTELLO DI CONSULENZA

L’adolescenza e la genitorialità rappresentano fasi delicate e complesse della vita, costellate di sfide e cambiamenti che possono mettere a dura prova il benessere fisico, psichico e socio-relazionale di genitori e figli. La Cooperativa Sociale La Porta Bella mette a disposizione un servizio di consulenza psicologica per dare supporto a genitori e adolescenti, con obiettivi di prevenzione del disagio e promozione del benessere.

Il servizio di consulenza psicologica è rivolto a:

– adolescenti che si confrontano con bassa autostima, ansia, stress, difficoltà di gestione delle emozioni, difficoltà relazionali con coetanei e famiglia e tanto altro,

– genitori che faticano a comprendere e gestire i comportamenti dei figli, che hanno difficoltà di comunicazione con i figli adolescenti, che desiderano migliorare le proprie competenze genitoriali e rafforzare il legame con i figli.

Il servizio propone interventi personalizzati e si avvale di diverse metodologie: colloqui individuali, colloqui familiari, sostegno alla genitorialità attraverso percorsi di formazione dedicati ai genitori.

L’obiettivo di questo servizio è quello di  permettere ai ragazzi di acquisire fiducia in sé stessi, migliorare le proprie capacità relazionali con i pari e in famiglia, apprendere strategie efficaci per la gestione delle emozioni, superare le difficoltà scolastiche. Allo stesso modo, i genitori potranno migliorare le competenze genitoriali e la capacità di comunicazione con i figli.

La figura professionale che accoglierà gli utenti garantirà ascolto attento, professionalità e supporto empatico, in un ambiente sicuro in cui poter esprimere liberamente dubbi, paure, vissuti emotivi in genere.